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Per la prima volta un’esercitazione di soccorso congiunta tra il PGHM di Briançon (Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne) con il SASP, il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.


Di Giovanna Autino

L’11 di Giugno 2013 inizia come una qualsiasi giornata di un tecnico Volontario del soccorso alpino quando partecipa ad una due giorni di esercitazione. Sveglia alle 7.00, colazione, briefing della giornata ed inizio delle attività.

Però, al rifugio “Il 3° Alpini” a Nevache, una decina di chilometri appena sopra a Bardonecchia, ma già in territorio francese, è tutto decisamente diverso.

È il D-Day, il giorno in cui il desiderio di porre le basi per una buona collaborazione tecnico operativa fra i tecnici Volontari del CNSAS delle quattro delegazioni del soccorso alpino piemontese che confinano con il territorio francese ed i professionisti del PGHM, Pelotone de la Gendarmerie Haute Montagne di Briancon, dovrebbe trasformarsi in realtà.

Lo scenario è la “Parete dei Militi”, una giornata magnifica da contorno, con un vento patagonico che creerà non pochi problemi ai piloti degli elicotteri e ai soccorritori, ma che ancor più renderà “veritiera” questa esercitazione; difficilmente accade infatti, che in un’operazione di soccorso, il tempo sia favorevole.

Ed ecco i protagonisti di questa giornata mormorabile: i 12 tecnici volontari CNSAS e i 12 tecnici del PGHM con elicotteri e relativi equipaggi al seguito.

Loro hanno realizzato quello che fino ad ora non si era neppure osato pensare: far lavorare le squadre dei tecnici CNSAS su elicottero del PGHM con equipaggio francese e viceversa, squadre di tecnici PGHM su elicottero del 118 con equipaggio italiano.

Ecco la sfida, verificare sul campo la fattibilità di operazioni congiunte con equipaggi misti, in un’ottica di interventi transfrontalieri che fino ad ora sono comunque stati caratterizzati da operatività diverse.

L’esercitazione prevede operazioni con l’elicottero e per ogni squadra mista, di recupero infortunato in tre ambienti diversi: una in parete, una in un canalone con frana ed una in mezzo ad un torrente. Ma verranno anche simulati due interventi solo con squadre a terra: un recupero in parete con infortunato e medico francese e tecnico CNSAS, ed un recupero con “lecchese” con infortunato e medico italiano e squadra di tecnici di recupero e trasporto mista.

Difficoltà tante, come sempre accade quando si affronta una “prima volta”, ma l’entusiasmo e il clima di collaborazione in cui si è svolta la giornata, ha permesso di superare gli ostacoli nel momento in cui si presentavano.

Pianificare a tavolino da sempre la sensazione che tutto sia possibile. La fattibilità sul campo di un evento con questa portata operativa, può solo nascere da una grande volontà di fare in modo che le cose avvengano e nel miglior modo possibile.

Una giornata segnata da un confronto positivo e, come hanno sottolineato le autorità presenti, il vice Prefetto di Briancon, il colonnello della Gendarmeria del dipartimento di Gap Lecorvaisier e il presidente nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Pier Giorgio Baldracco: “uno scambio reciproco utile per la conoscenza dei mezzi di soccorso che in futuro potrà anche vedere avvicendamenti delle rispettive unità nel soccorso in montagna e nelle località di confine”.

Operativamente sul terreno le maestranze coinvolte, tra tecnici CNSAS e professionisti del PGHM erano ben più di un centinaio, oltre ad una ventina di autorità sia francesi che italiane.

Ma a fine giornata il plauso è andato tutto a questi 24 uomini, che al di là delle cerimonie ufficiali, al di là della loro individualità e specificità, hanno saputo mettere da parte quello che sono stati fino a quel momento per “comprendere” nuove procedure, nuovi modi di operare.

Il successo, il risultato positivo, in esercitazioni come questa, affiorano solo dalla voglia di ascoltare cosa ha da dire il nostro compagno di lavoro, anche se parla in una lingua diversa.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.